FRATTAZZI SPUGNA INTERCAMBIABILI

Moduli spugna per stucco cementizio

Art. 3211 – Ricambio spugna beige 13 x 30 x 3 cm

Art. 3221 – Ricambio spugna beige 17 x 34 x 4 cm
Art 3223 – Ricambio spugna beige 17 x 34 x 4 cm con tagli

Art. 3210 – Ricambio spugna alto assorbimento 13 x 30 x 3 cm
Art. 3213 – Ricambio spugna alto assorbimento 13 x 30 x 3 cm con tagli

Art. 3220 – Ricambio spugna alto assorbimento 17 x 34 x 4 cm
Art. 3021 – Ricambio spugna alto assorbimento 17 x 34 x 4 cm con tagli

A proposito di stucco a base cementizia

Stucchi cementizi

Lo stucco a base cementizia – il più diffuso e comunemente utilizzato per la stuccatura delle fughe – è solubile in acqua fredda. L’operazione classica di pulizia dei residui della stuccatura delle fughe prevede lo strofinamento della piastrella con una spugna, da risciacquare ripetutamente in acqua.

Assorbimento e qualità

A parità di livello qualitativo della materia prima, la differenza tra la spugna beige (talvolta denominata “avana”, o “da piastrellista”) e la spugna ad alto assorbimento (o “sweepex”, o “bianca”) è nell’idrofilia, cioè nella capacità di assorbimento dell’acqua da parte del materiale di cui è composta la spugna. Più alto l’indice di assorbimento, più facile e rapida sarà l’operazione di risciacquo della spugna.

Spugne con tagli

Segmentando il tampone di spugna tramite tagli opportunamente eseguiti si rende l’attrezzo ancor più efficace nella raccolta di piccoli residui dalla superficie della piastrella durante la fase di pulizia.

Altri utilizzi

Le spugne sono utilizzate in edilizia anche per la stesura del rasante. Per tale operazione però le spugne ad alto assorbimento sono controindicate in quanto la loro forte assorbenza incorporerebbe troppo materiale. Meglio in questo caso utilizzare le spugne beige!

Moduli spugna per stucco epossidico

Art. 3211 – Ricambio spugna in cellulosa 13 x 30 x 2,5 cm

Art. 3222 – Ricambio spugna in cellulosa 17 x 34 x 2,5 cm

Art. 108/R – Ricambio spugna “moscerino” 13 x 30 x 3 cm

Meteriale sintetico che si presenta simile ad una fitta rete tridimensionale. Particolarmente efficace per facilitare il distacco dei residui di stucco epossidico dalla superficie delle piastrelle.

A proposito di stucco a base epossidica

Stucchi epossidici

Lo stucco a base epossidica non è solubile in acqua fredda. Inoltre, cristallizza rapidamente sulla superficie della spugna. L’operazione di pulizia dei residui della stuccatura epossidica delle fughe prevede lo strofinamento con una spugna. Sulla spugna si formerà abbastanza rapidamente uno strato di residui epossidici cristallizzati, che andranno a loro volta rimossi principalmente per azione meccanica (strisciando la spugna asciutta sui rulli o sul bordo di una vaschetta da pavimentatore). Il risciacquo ha in questo caso la sola funzione di facilitare il distacco dei residui cristallizzati già parzialmente grattati.

Utilizzo specifico

Le più comuni spugne per stucchi cementizi – anche quelle di più alta qualità – sono controindicate all’utilizzo con stuccatura epossidica, perché troppo morbide e troppo aggredibili dallo stucco. Restano “attaccate” alla fuga, e si strappano facilmente.

Alternative

Per la pulizia dello stucco epossidico è invalso l’utilizzo di vari materiali: spugna in cellulosa, spugna sintetica “moscerino”, e feltro. I tre materiali offrono efficacia e risultati molto simili. La scelta di uno o dell’altro – a parità di livello qualitativo del materiale – è questione di preferenza ed abitudine.